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Tatuaggio in Italia Stigmata

Tatuaggio in Italia e la sua tradizione – STIGMĂTA

Museo Civico Medievale: il tatuaggio in Italia

Tatuaggio in Italia – Da mercoledì 29 marzo a domenica 30 aprile 2017 venite a scoprire la mostra inedita dedicata al mondo del tatuaggio in Italia!

Fino la fine del mese di aprile, sarà possibile assistere alla mostra dedicata alla storia del tatuaggio! Si partirà da come si è sviluppato negli anni in Italia e delle varie connotazioni che lo hanno accompagnato nel corso degli anni. Inizia infatti con l’esposizione della mummia Ötzi, il primo essere umano tatuato rinvenuto sulle Alpi, con i suoi 61 tatuaggi.

Mummia Otzi photocredit @dagospia
Mummia Otzi photocredit @dagospia

Si prosegue con le immagini relative al mondo cristiano ( per saperne di più leggi l’articolo “I monaci marcatori” ).

Infine si arriva al linguaggio malavitoso e alle tradizioni legate al mondo dell’arma da taglio bianca.

Tattoo malavitosi photocredit @tattoodefender
Tattoo malavitosi photocredit @tattoodefender

Stigmăta” vuole quindi essere una mostra dedita alla riscoperta di opere oggetti e tradizioni ancora ignote appartenenti al mondo dei tatuaggi: costituendo un viaggio incredibile in cui è possibile ritrovare una commistione di sacro e profano.

Tatuaggio in Italia: i Relatori

La mostra prende luogo a Bologna al Museo Civico Medievale e alla conferenza introduttiva “L’origine del Marchio“, saranno presenti due relatori d’eccezione: Nicolaj Lilin, autore del romanzo “Educazione Siberiana“, e Danilo Rossi Lajolo di Cossano, ricercatore e studioso delle tradizioni italiane del coltello e del bastone; analizzeranno i tatuaggi ritualistici legati alle società della vita e malavita italiana dall’800 ai primi del ‘900 arrivando a quelli della criminalità Russa /Siberiana.

I visitatori possono ammirare foto, strumenti e stampe provenienti dalla collezione privata di Danilo Rossi Lajolo di Cossano e dall’Art tattoo Studio di Marco Pisa.

Tatuaggio in Italia: temi trattati

Durante la mostra vi saranno principalmente tre temi che verranno approfonditi largamente:

Stigmata photocredit @saladdaysmag
Stigmata photocredit @saladdaysmag
  • Il tatuaggio degli artigiani – Nell’Antico Testamento si narra che a Caino, dopo l’uccisione del fratello Abele, Dio, per punirlo, marchiò la sua fronte con il simbolo Thao: in modo tale da essere riconosciuto e non ucciso. Quindi costretto a lavorare, Caino divenne il protettore degli artigiani che, da allora, si marchiano con il suo stesso “tatuaggio” come simbolo di questo mestiere.
  • Il tatuaggio religioso dei cristiani e dei pellegrini – Per quanto riguarda il tatuaggio cristiano, risale alle persecuzioni durante l’Impero Romano ed è stato perseguito negli anni, dai Copti e i pellegrini di Loreto. Quindi il tatuaggio in questo caso rappresenta il simbolo dell’avvenuto pellegrinaggio e il dolore provato durante la sua esecuzione costituiva un sacrificio dedicato a Dio.
  • Il tatuaggio dei criminali – La storia del tatuaggio criminale viene raccontato attraverso il materiale conservato e non esposto, raccolto e catalogato da Cesare Lumbroso: presso il Museo di Antropologia “Cesare Lombroso”, Università di Torino. Inoltre un’altra importante fonte da cui attingere è costituita dalla collezione privata di Danilo Rossi Lajolo di Cossano.

La mostra ripercorre tutta la storia del tatuaggio e tratterà questi temi partendo dalle origini: scavando fino ad un passato che ha radici molto lontane, raccontandolo attraverso il corpo di Ötzi e i suoi 61 tatuaggi; saranno infatti i simboli della Mummia ad aprire il percorso con un’esposizione fotografica ad essa dedicata.