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Materiali Piercing orecchini in cocco @filoz.piercer

Materiali piercing: dal cocco al titanio

I piercing sono molto graditi specie se valorizzati dal giusto gioiello indossato dopo la fase di convalescenza. I materiali piercing sono tantissimi, e la sua scelta è assolutamente fondamentale, soprattutto durante il periodo di guarigione, visto che potrebbe influenzare negativamente la riuscita del foro. Andiamo allora a scoprire tutti i materiali migliori per i gioielli piercing.

Materiali piercing

Piercing Cocco

Una tipologia di orecchino particolare e che fa un grande effetto è quello in cocco e questo tipo di orecchino è in materiale organico molto leggero questi due aspetti fanno della tipologia di orecchini una di quelle apprezzate tra coloro che amano la Body Modification. Questo genere di gioiello è comunque da sconsigliare a chi ha il piercing appena fatto, è sempre bene che il foro si stabilizzi per poi passare eventualmente ad un gioiello in cocco. Ne esistono di due tipologie, quelli a cerchietto piccoli e quelli più grandi che riprendono spesso la forma a spirale e sopra hanno delle decorazioni ad incisione davvero interessanti.

baboo piercing ph @indiaedintorni
baboo piercing ph @indiaedintorni

Ovviamente molto dipende anche dal vostro stile personale quando decidete di inserire un orecchino specifico nel vostro piercing e in questo caso vale ancor di più questo precetto perché spirali e forme che ricordano i tribali si adattano meglio ad uno stile piuttosto che ad altri, mentre per quelli semplici e semi luna invece a differenza di quelli più grandi si adattano a vari stili e a vari piercing, mentre quelli grandi vanno bene quasi esclusivamente per i lobi.

Piercing Bamboo

Dopo che il foro sarà guarito, si potrà cambiare il gioiello utilizzato e valorizzare il piercing utilizzando sia forme che materiali piercing differenti da quelli che in un certo senso, si è obbligati ad usare. Ci sono dei materiali poco comuni che possono essere utilizzati per il nostro piercing senza nuocere alla salute del foro. Primo fra tutti l’ambra, è un materiale che viene generalmente utilizzato in gioielleria come pietra da incastonare, ben pochi sanno che la pietra può diventare un vero e proprio gioiello, o può essere applicata su uno scheletro di argento o oro. E’ un materiale che non crea grossi problemi, ma che comunque è poco indicato per il periodo di guarigione. Il Bamboo, un legno estremamente leggero e flessibile può diventare un vero e proprio gioiello, questo necessita però di trattamenti, il legno deve essere ricoperto con materiali che inibiscono l’eccessiva porosità del materiale.

Piercing osso e corno

Osso e corno sono due materiali piercing utilizzati in moltissime tribù per la creazione di gioielli, ma questi materiali come il bamboo necessitano di trattamenti perché sono materiali porosi. E’ un gioiello che dopo il trattamento, che evita il rischio di trasmissione di infezioni, non causa problemi, tuttavia come per gli altri materiali “speciali”, non va utilizzato durante il periodo di guarigione, ma solo dopo che il foro sia completamente rimarginato. Valida alternativa ai soliti materiali in metallo, il piercing osso può risultare un ottimo modo per distinguersi dalla massa.

L’osso, però, non è un composto anallergico perciò comporta numerose precauzioni per evitare fastidiose irritazioni e soprattutto l’insorgenza di rigetto e pericolose infezioni. Questo piercing non va assolutamente installato quando il foro non si è ancora rimarginato. Pulire il gioiello bene e spesso è quindi di fondamentale importanza per salvaguardare la salute della parte interessata dal piercing.

Pulizia piercing osso

L’operazione di pulizia del piercing all’osso va effettuata almeno due volte alla settimana utilizzando acqua mista a sapone. E’ di fondamentale importanza asciugare in maniera approfondita il gioiello, l’osso, infatti, è un materiale che non sopporta affatto l’umidità perciò il contatto tra il piercing e l’acqua deve durare il meno possibile. Ma non è solo la pulizia a dover essere un’abitudine per il proprio piercing. L’osso è un materiale che con il trascorrere del tempo, tende a rendersi opaco perciò è di fondamentale importanza lucidare il proprio gioiello, almeno una volta ogni sette giorni.

Il materiale più adatto per rendere il proprio gioiello lucido come il primo giorno è l’olio di cocco o di jojoba. Quest’ultima è una sostanza completamente naturale che viene prodotta dai semi di jojoba, una pianta particolarmente diffusa in Arizona, in California ed in alcune aree del Messico. L’olio raffinato di jojoba ha un aspetto del tutto incolore. La purezza dell’olio che verrà applicato sul piercing dovrà essere del 100%; la particolare sostanza è acquistabile in ogni farmacia ed erboristeria. Una volta rimosso il piercing all’osso, inoltre, deve essere tenuto ben lontano da fonti di calore; il caldo, infatti, può danneggiare seriamente la superficie del piercing.

Piercing oro bianco

L’oro bianco risulta un materiale apprezzatissimo per la produzione di qualunque genere di gioiello: tutto ciò perché a primo impatto tende essere molto di più elegante rispetto al classico giallo e al tempo stesso da abbinare è di gran lunga più semplice. In forte crescita in questi ultimi anni, l’oro bianco si è guadagnato di prepotenza una fama niente male: per certi buchi è senz’altro il più elegante e bello da vedere.

Sapete che il problema principale dell’oro bianco è la percentuale elevata di nichel? L’oro bianco infatti è un materiale che viene mescolato in lega ad altri e che usa, purtroppo, anche il nichel. Quest’ultimo, per coloro che non ne fossero a conoscenza, è un materiale che se presente anche in mini percentuali, può creare problemi non indifferenti a chi lo usa non solo per quanto riguarda i piercing, ma anche per anelli e qualsiasi altro genere di gioiello. Nonostante ciò, è bene evidenziare che non vuol dire assolutamente che l‘oro bianco sia da escludere a tutti gli effetti. Scopriamo il perché.

Per arginare il problema, la UE è intervenuta diramando un comunicato che impone dei massimi di uso del nichel nei gioielli. Siamo di fronte ad una normativa che dovrebbe per lo meno metterci al sicuro dalle brutte reazioni allergiche, anche se in certe circostanze, quelle più complicate, l’oro bianco è considerato ancora un qualcosa che può causare danni sostanziali. Sinceramente parlando è meglio utilizzare un altro tipo di materiale, come l’acciaio chirurgico oppure il titanio, che sono completamente esenti da reazioni allergiche e che di conseguenza risultano di gran lunga più semplici da pulire, e sono anche più resistenti nel tempo. Sappiamo benissimo che l’oro bianco è bello da vedere e sopratutto risulta elegante più che mai, ma in tantissime circostanze davvero è meglio non rischiare niente. Dunque, prima di salutarci, il nostro consiglio è di non optare per un piercing in oro bianco. Tuttavia, però, la scelta spetta a voi.

Piercing titanio

Il titanio è uno dei materiali prediletti dall’industria di gioielli per le sue tante particolarità che lo rendono uno dei migliori, di certo è complice il fatto che questo sia un materiale inerte e non formato da una lega di metalli, per cui diminuiscono i rischi ad esempio di allergie. Infatti, se per l’acciaio chirurgico avevamo anche se minime, delle possibilità di allergie dovute alla presenza del nichel, il titanio ne è completamente privo. Primo punto a favore del materiale è quindi il suo essere ipoallergenico, difatti viene utilizzato sia per questo motivo, che per la sua capacità di anticorrosione e di resistenza ai fluidi corporei e non, viene impiegato non sono per i piercing ma anche per materiali di tipo chirurgico come le protesi.

Altra differenza con l’acciaio chirurgico è il peso, infatti pesa quasi la metà dell’acciaio, diventando una preferenza per piercing particolari come ad esempio i plug o i pendenti che non allargheranno i fori a causa del loro peso. Una pecca del gioiello al titanio potrebbe essere il costo, quasi doppio rispetto all’acciaio chirurgico, ma di sicuro varrà la pena spendere di più per un gioiello che durerà molto più tempo e limiterà le problematiche al vostro corpo.

Piercing acciaio chirurgico

La maggioranza dei gioielli utilizzati per i piercing vengono creati in acciaio chirurgico, hanno un prezzo contenuto e proprio per questo sono diffusissimi, ma vediamo insieme altri motivi del suo utilizzo.L’acciaio chirurgico è un tipo di materiale particolare, che viene utilizzato per uso chirurgico, ossia per quegli impianti di tipo ortopedico ad esempio, protesi o altri impianti chirurgici di tipo permanente, abbastanza resistente alla corrosione grazie alla presenza del cromo. Viene utilizzato in alternativa al titanio, più costoso, che però ha il pregio di essere decisamente più leggero rispetto all’acciaio chirurgico, infatti il problema principale del materiale è il peso, che non permette di essere utilizzato ad esempio come plug o per orecchini più grandi in quanto tenderebbe ad allargare troppo il foro a causa della pesantezza.

Il materiale è composto da acciaio ed è in parte legato a cromo e nichel, proprio per tale motivo può talvolta essere causa di allergia. Tuttavia nei gioielli con lo strato di cromo di protezione, il passaggio del nichel ai tessuti è raro, dunque il problema è minimo, basta infatti pensare che tale materiale è considerato uno tra i più ipoallergenici e viene utilizzato anche in campo medico. Qualità dell’acciaio chirurgico è quella di non essere un materiale poroso, la sporcizia rimane in superficie,facilitando così la pulizia del gioiello, dentro il quale non possono penetrare batteri, inoltre può essere facilmente sterilizzato.

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